Cinque giorni decisamente indimenticabili per Clara Pezzoli quelli compresi tra venerdì 10 e mercoledì 15 ottobre. Prima un risultato a suo modo storico conquistato insieme a Guido Grimaldi sul terreno del Circo Massimo durante la tappa italiana a Roma del Longines Global Champions Tour: 3° posto per l’appunto venerdì 10 ottobre nella gara della Global Champions League, prima volta nella storia del circuito mondiale di una squadra di soli atleti italiani nelle prime tre posizioni e dunque sul podio. Poi solo qualche giorno più tardi – mercoledì 15 – la possibilità di dichiarare come cosa fatta l’acquisto di un soggetto importantissimo come Jappeloup (stallone sauro Kwpn nato nel 2014 da Calvaro Z x Heartbreaker), compagno di gara prima dell’amazzone elvetica Nadja Steiner e poi del cavaliere azzurro Lorenzo De Luca, cavallo che si aggiunge alle due stelle della scuderia, Fantasia de Beaufour (francese SF nata nel 2015 da Contendro I x Diamant de Semilly, ex del cavaliere italiano Giorgio Sacco) e Hadewyn van het Ravennest (Holsteiner nata nel 2015 da Comme Il Faut x Carrico, in precedenza dell’olandese Willem Greve). E in mezzo anche il compleanno – Clara Pezzoli è nata il 14 ottobre 1994 – festeggiato quindi nel modo migliore possibile…
Partiamo da Jappeloup.
«È un cavallo importantissimo. All’inizio ero un po’ titubante, mi sembrava quasi impossibile… Quando l’ho provato è andato tutto molto bene e inoltre Lorenzo De Luca mi ha dato molta sicurezza. La decisione di acquistarlo è nata dall’entusiasmo della mia famiglia, in particolare di mia zia che con mio padre è a capo della nostra azienda, vedendo come stavano andando le cose per me nello sport ultimamente».
In effetti nella sua carriera agonistica c’è proprio un evidente salto di qualità da un certo punto in poi.
«È vero. Fino a circa un anno e mezzo fa il mio impegno sportivo era di livello medio basso, poi tutto è cambiato da quando mi sono affidata a Francesco Turturiello. Con lui abbiamo rivoluzionato la scuderia, abbiamo fatto un lavoro molto intenso a livello tecnico su di me perché avevo davvero molte lacune… che ho ancora oggi, intendiamoci, devo migliorare ancora moltissimo, il cammino è lungo, ma stiamo lavorando sodo e qualche risultato credo si stia vedendo».
Lei non ha fatto tutta la tradizionale carriera agonistica giovanile da juniores e young rider…
«Esatto, sì. Da ragazzina ho fatto lo sport proprio basico diciamo, non ho potuto fare nulla di più perché prima di tutto c’era lo studio, c’erano altre priorità. Però aver raggiunto alla mia età il livello in cui sono oggi è forse perfino meglio: sono più consapevole delle cose, mi godo tutto forse di più… è diverso, insomma».
Come è nato il suo rapporto con l’equitazione? La sua è una famiglia di persone di cavalli?
«No, assolutamente, nessuno in famiglia ha mai avuto a che fare con i cavalli. La mia passione è nata quando ero bambina un giorno in cui a una fiera mi hanno messo in sella a un piccolo pony: da quel momento io non ho pensato ad alcun altro sport che non fosse montare a cavallo. Noi stiamo a Bergamo, vicino a casa c’era una scuderia, i miei genitori mi hanno portato lì, la scuola, il primo cavallo, la prima garetta… è iniziato tutto così».
Oggi lei divide il suo tempo tra l’azienda di famiglia e lo sport.
«Sì, l’azienda si chiama Sitip, è stata fondata nel 1959 da mio nonno, produce tessuti indemagliabili, adesso la guidano mio padre e mia zia, io mi occupo di tutta la parte relativa alla sostenibilità, un lavoro che posso fare da remoto e quindi anche mentre sono impegnata in trasferta in concorso, dunque perfetto per me».
Il nuovo Jappeloup si aggiunge a un importante gruppo di cavalli.
«Fantasia de Beaufour l’abbiamo acquistata l’anno scorso ed è con lei che ho fatto il primo importante salto di qualità. Poi in luglio di quest’anno è arrivata Hadewyn van het Ravennest e con lei c’è stata un’intesa immediata tanto che siamo uscite insieme praticamente subito in concorsi a cinque stelle».
Dove si trova la sua scuderia?
«Ho affittato alcuni box nella scuderia di Linda Bratomi e di Francesco Turturiello. La mia base è lì».
Ha già idea di quando porterà per la prima volta Jappeloup in concorso?
«Se funziona tutto come con Hadewyn credo che uscirò molto presto in gara con Jappeloup! Però vediamo, ci vuole pazienza, ogni binomio si forma con il suo tempo».